Dal 2 al 5 gennaio 2022 si sono riunite ad Ariccia presso la Casa Divin Maestro le Animatrici delle comunità della neonata Provincia Italia/Albania/Mozambico, per ascoltare e condividere le riflessioni intorno al tema “Viviamo la Profezia della Maternità Pastorale”;
tema che assume la sua forza guardando all’icona di Isaia 43,18-19: “(…) Ecco, faccio una cosa nuova: proprio ora germoglia, non ve ne accorgete? (…)” e così, accompagnare il cammino della Provincia, il suo consolidamento e la sua cura.
L’argomento, già approfondito nell’8° Intercapitolo nel settembre 2021, ha offerto ora, a ciascuna, l’opportunità di riprendere i contenuti facendo esperienza di comunione reciproca, rinnovando lo slancio missionario, in solidarietà con l’umanità sofferente. Tutto questo attraverso i vari momenti scanditi nelle giornate.
Suor Cesarina Pisanelli, Superiora Provinciale, ha introdotto l’incontro sollecitandoci a stare davanti a tutte le nostre realtà sparse nel mondo, per camminare in modo sinodale, protese in avanti, con il coraggio del parlare e dell’ascoltare.
Nella seconda giornata l’ascolto si è focalizzato sulla relazione che suor Cristina Lee (K): “Maria, la donna coraggiosa in cammino”. La domanda di fondo è stata: ‘perché è così faticoso vivere la maternità spirituale per me e per noi?’ E ancora ci ha invitate a riflettere come ‘la verginità di Maria sia il fondamento della nostra maternità spirituale, che ci interpella riguardo al mondo sofferente di oggi’. La Parola di Dio a cui sr Cristina si è riferita è stata Lc 1,26-38.
ll lavoro assembleare è continuato nel pomeriggio con l’ascolto di sr Rita Ndoci che ci ha presentato l’area del Ministero di Cura Pastorale. Sr Rita si è riferita alla Laudato sii di Papa Francesco considerando come ai problemi mondiali debba essere data una risposta globale. Ma come possiamo noi inserirci in questo vortice di attese mondiali? Anche attraverso piccoli gesti che segnano le nostre giornate. Ed inoltre, vivere lo spirito pastorale, aspetto del resto già delineato dal Beato don Giacomo Alberione ancora prima del Concilio Vaticano II.
È seguita la presentazione dell’area della Sequela – La vita in Cristo Pastore da parte di sr Emanuela Ciccomartino. Lei afferma che “essere radicati in Cristo è esattamente la modalità per seguire il Signore e che noi abbiamo la missione di profetizzare la speranza.”
Inoltre, ci ha sollecitate a “salire sul treno della storia” anche se è in corsa e abbracciare il futuro con speranza, nella certezza che è Dio a sostenerci. “Forse – lei dice – abbiamo costruito molto ma radicato poco, ecco allora l’importanza di radicarci in Gesù buon Pastore.
Abbiamo poi ascoltato sr Aminta Sarmiento Puentes, Superiora Generale. Anche lei ha richiamato il valore della speranza e in particolare che “il futuro si chiama speranza, quindi interculturalità, intercongegazionalità, internazionalità. Alimentare e chiedere al Signore una fede matura che diventa generativa. Ogni cosa che viviamo deve diventare una opportunità di vita migliore.
Nel tardo pomerigio erano con noi le giovani sr Sara Buccarella e sr Zita Nacomo, junior mozambicana, che con parole semplici e coinvolgenti ci hanno parlato della loro esperienza, vissuta on line, all’8° Intercapitolo.
Nel dopocena ci siamo collegate con il Mozambico, dove c'erano sr Franca Bottin e sr Raquel Mariano De Souza, per un gioioso scambio di saluti e notizie.
Il 4 gennaio ci siamo soffermate sull’area della Pastorale Vocazionale e Formazione, tema presentato da sr Irene Tollini. Lei ha tenuto a sottolineare come la formazione debba essere continua per fare in modo che le comunità diventino luogo di crescita. Anche le diverse nostre età sono capaci di generare e in questa ottica ha confermato quanto sia importante il dialogo tra le diverse generazioni.
L’area del Servizio Evangelico dell’Autorità è stata presentata da sr Cesarina Pisanelli: ha confermato quanto sia importante “continuare per consolidare” riferendosi soprattutto ai progetti di scelte e processi per protenderci in avanti. Ha quindi parlato di Corso per le Sorelle dei primi 10 anni di Professione perpetua e del Noviziato unico ad experimentum.
Ogni argomento trattato dalle Consigliere è stato quindi ripreso nei gruppi di studio e condiviso in assemblea.
Ci siamo lasciate poi, felici di esserci potute rivedere dopo un periodo particolare dovuto alla pandemia, nella certezza che la “cosa nuova” letta in Is 43,19 sia ogni cosa resa nuova dal Signore che ha preparato per noi e per l’intera Provincia.
Sr Rita Nardon, sjbp